Galli della Loggia, Coronavirus e Scuola.

Contagio e scuola.
Galli della Loggia sulla scuola, ovvero quando il passatismo nostalgico rende ciechi.
Un commento all’articolo di Galli della Loggia sul Corriere di oggi, 26 aprile 2020
“Tutti promossi? Sbagliato. E le scuole riaprano il 25 agosto”
L’anno scolastico è andato così perché l’epidemia si è sommata ai problemi strutturali della scuola: edifici fatiscenti, divario tecnologico, modalità di selezione e formazione dei docenti, curricoli ipertrofici, burocrazia estenuante, squilibri sociali e territoriali.
 
Il governo ha preso atto e ha preso alcune decisioni:
1. didattica a distanza, fino alla fine del presente anno scolastico,
2. valutazioni numeriche per gli anni intermedi,
3. “Esame di stato” ridotto (ma “vero e serio”, dice la Ministra, magari credendoci davvero ).
4. A scuola si torna in settembre, vedremo come; e intanto il tempo passa.
 
Cosa dire?
1. Didattica a distanza: bene, quando e dove è stata fatta (a prescindere dal “come”, per il momento, considerando che si tratta di didattica a distanza in emergenza, con tutte le conseguenze del caso); quindi bisogna innanzitutto sapere come e dove è stata fatta, senza accettare rendicontazioni autoassolutorie. Certamente ci sono stati adeguamenti di orario e di curricolo, e non tutti i docenti hanno fatto “scuola a distanza”, alcuni (quanti?) si sono limitati a dare compiti per casa.

2. Valutazioni numeriche: negli anni intermedi (dalla classe prima alla quarta) le valutazioni espresse risulteranno ingiuste e arbitrarie per molti motivi. Bastava “ammettere all’anno successivo”, senza voti, e rivedere il curricolo introducendo modalità di recupero (da programmare e comunicare prima dell’inizio della scuola), rinviando le valutazioni “autentiche” al prossimo anno scolastico.

3. Esame di Stato: bene la commissione interna, ma l’esame è stato ridotto alla sola prova orale, scombinando le modalità di assegnazione della votazione finale. Anche in questo caso la votazione sarà in parte (larga?) arbitraria e/o legata al pre-giudizio (ovvero alla conoscenza dello studente) e le bocciature saranno molto probabilmente escluse, perché uno studente bocciato avrà cento motivi per rivolgersi al Tar (magari perché la Dad non è stata svolta in tutte le discipline o per l’orario previsto dal curricolo, ma questa è roba da avvocati).
4. E a settembre? Tre sembrano le indicazioni fondamentali: distanziamento, mascherine, igiene.
E’ evidente che serve un ripensamento di fondo: adeguamento delle aule, riutilizzo degli spazi interni ed esterni degli istituti, suddivisione delle classi in gruppi, revisione dei curricoli, Didattica a distanza e adeguamento delle tecnologie negli istituti e nelle dotazioni individuali, formazione dei docenti. Un lavoro complesso che richiede l’intervento di Stato, Regioni, Enti locali, Istituti e Consigli di classe.
Si sta facendo qualcosa? A settembre sarà tutto pronto?
 
Ecco, pare che tutto questo sfugga al Professor Galli della Loggia: egli non analizza la scuola per quello che è stata in questi mesi, né per quello che potrà essere nei prossimi. Si accontenta della sua visione della scuoia, e in questo dimostra di essere un passatista nostalgico.
 
Un aspetto, però, credo possa essere colto dal suo intervento: l’Esame di stato può prevedere anche le prove scritte (magari ridimensionate), in fondo le scuole sono vuote da mesi, il contagio è sotto controllo, le attività produttive sono riprese, altri paesi europei si sono presi avanti.
 
E in questo (come sui voti) a mio avviso la Ministra ha sbagliato fin dall’inizio.
Ma questo ci porterebbe a parlare del lockdown come unica strategia contro il contagio, e non è questo il momento (né una mia competenza).

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